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Regione Lazio, le nostre proposte per i Programmi 2014-2020

Nel mese di gennaio 2014 la Rete Fattorie Sociali – in qualità di capofila provvisorio di un partenariato che comprende IfoRD – Innovation for Rural Development, ARS – Arte Ricerca Sperimentazione e operatori ed esperti di diversi ambiti disciplinari interessati ad avviare percorsi di progettazione partecipativa in territori rurali e periurbani – ha inviato al presidente della Regione Lazio Zingaretti un documento di proposte in vista della elaborazione del Programma di Sviluppo Rurale e dei Programmi Operativi Regionali per gli anni 2014-2020.
Quello che segue è il testo del documento inviato.
Proposte per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e per i Programmi Operativi Regionali (FESR e FSE) 2014-2020 della Regione Lazio

Siamo un raggruppamento di associazioni, operatori ed esperti di diversi ambiti disciplinari, interessati ad avviare percorsi di progettazione partecipativa dal basso in territori rurali e periurbani nell’ambito dei seguenti temi: innovazione, agricoltura sociale, turismo sociale, creazione artistica e culturale anche mediante l’utilizzo di tecnologie digitali emergenti, tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali.

Riteniamo che le comunità-territorio del Mediterraneo possano meglio cogliere le opportunità della globalizzazione se acquisiscono la capacità di autorappresentarsi e costruire la propria immagine per evitare sia i rischi di omologazione (in una ruralità stereotipata legata prevalentemente ai prodotti tipici e ad un turismo “mordi e fuggi”) che la deriva delle chiusure identitarie (spesso con rigurgiti neo-protezionistici e autarchici). La storia delle società rurali mediterranee ci racconta, del resto, di una campagna che nasce dalle città, di una capacità di integrare culture diverse e di combinare continuamente attività in più settori e soggetti sociali di diversa estrazione e provenienza, legati tra loro da relazioni di tipo collaborativo. Si tratta di esaltare la diversità e il pluralismo, ricercando le sinergie e le complementarità, ma partendo da una forte capacità delle comunità-territorio di avere una chiara percezione di sé per fare in modo che gli scambi culturali ed economici con altre comunità-territorio del mondo globale siano reciprocamente arricchenti e improntate ad una relazionalità collaborativa. Le arti e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono alimentare la capacità delle reti locali di costruire in modo creativo la propria immagine e di riscoprire in modo permanente il “Genius loci” come processo culturale di autocoscienza e di apertura agli altri.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del pacchetto legislativo legato al nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, si è di fatto entrati nel vivo dei negoziati degli atti di programmazione tra i singoli Stati membri e la Commissione.

È auspicabile che l’Italia (Stato e Regioni) superi rapidamente il grave ritardo nella predisposizione della bozza di Accordo di Partenariato e delle proposte di PSR e di POR. L’opportunità di mettere in moto 117 miliardi di euro (fondi europei più cofinanziamento nazionale e regionale) è una chance che il nostro Paese non dovrebbe farsi sfuggire per superare i divari territoriali e uscire dalla crisi.

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