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Dalla Regione Lazio le proposte per i finanziamenti 2014-2020, a Latina il forum “Progettazione Partecipata e Fondi Europei”

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Si svolge oggi 25 luglio 2014 a Latina il Forum “Progettazione Partecipata e Fondi Europei 2014-20: città, territori, percorsi, cambiamenti”, evento nato dall’iniziativa di un gruppo di professionisti e che vede la partecipazione di IfoRD.
L’incontro – diviso tra l’introduzione della mattina presso il Circolo Cittadino e i laboratori tematici del pomeriggio alle Officine del Sapere – è rivolto agli operatori economici, sociali e del mondo professionale, ai rappresentanti delle istituzioni locali e delle organizzazioni di settore e a tutti i cittadini interessati ai nuovi finanziamenti europei.

Il Forum è lo strumento ideale per ricercare nuovi percorsi partecipativi e di dialogo diretto tra gli attori coinvolti e per il rafforzamento delle reti di competenza per l’utilizzo efficace dei fondi europei.
Propone una riflessione aperta in particolare sul territorio comunale di Latina, concentrando l’attenzione su esperienze già avviate e su percorsi che alimentino la progettazione partecipata (community planning).

Il Quotidiano di Latina - 20 luglio 2014

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Per ulteriori informazioni si può consultare la pagina Facebook “Progettazione Partecipata Latina 2014-2020” o scrivere all’indirizzo email progettazionepartecipata.lt@gmail.com.

Dalla Regione Lazio le proposte per l’utilizzo dei fondi 2014-2020

L’appuntamento di oggi è anche un’ottima occasione per iniziare a commentare insieme le proposte per i piani operativi di utilizzo dei fondi europei 2014-2020 che la Regione Lazio ha pubblicato sul sito istituzionale il 22 luglio.

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Fondi Europei 2014-2020, lettera aperta al presidente Zingaretti e al sindaco Marino

foto: Hortus Urbis, Parco Regionale dell'Appia Antica

foto: Hortus Urbis, Parco Regionale dell’Appia Antica

Fondi Europei 2014-2020, Progettazione partecipata per lo sviluppo locale nei territori di Roma
Lettera aperta al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino
La Rete Fattorie Sociali, il Forum Terzo Settore Lazio e l’Associazione IfoRD hanno organizzato il 25 giugno scorso il Convegno “Fondi Europei 2015-2020. Sperimentare il metodo della Community Led nei territori di Roma” con il Patrocinio dell’Assessorato Ambiente, Rifiuti e Agroalimentare di Roma Capitale. L’iniziativa è scaturita dall’opera di sensibilizzazione svolta dai soggetti proponenti sulla base del documento “Proposte per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e per i Programmi Operativi Regionali (FESR e FSE) 2014-2020 della Regione Lazio”, inviato il 10 gennaio 2014 al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Hanno partecipato all’incontro circa duecento persone impegnate, a diverso titolo, in percorsi partecipativi e partenariati locali che vedono al centro la tutela e la valorizzazione di ecosistemi agricoli, l’agricoltura sociale, la creazione artistica e culturale anche mediante l’utilizzo di tecnologie digitali emergenti, per consolidare la resilienza urbana e perseguire lo sviluppo sostenibile.

Tutti gli intervenuti hanno condiviso l’esigenza di cogliere le opportunità della programmazione dei Fondi Strutturali e d’Investimento Europei (SIE) 2014-2020 e, in particolare, i vantaggi per i territori di Roma derivanti dal metodo della progettazione partecipativa dal basso.

Finora siffatto approccio è stato previsto esclusivamente per i territori rurali. Con il nuovo ciclo di programmazione, la Regione Lazio può decidere di estendere tale metodo anche ai territori urbani dando la possibilità a partenariati pubblico-privati locali di elaborare piani di azioni locali che utilizzino contestualmente i diversi Fondi Europei.

Dal dibattito viene confermata la richiesta alla Regione Lazio di compiere in modo netto tale scelta. Valorizzando la funzione sociale e terapeutico-riabilitativa delle attività agricole che si svolgono nella campagna romana e promuovendo collaborazioni e integrazioni tra soggetti pubblici e privati operanti nei differenti settori, si potranno tenere insieme innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale e fare in modo che l’agricoltura urbana dia vita a nuovi modelli di welfare produttivo.

Dal Convegno è uscita consolidata l’idea che il territorio metropolitano di Roma non sia più contrassegnato distintamente da città e campagna, ma da un continuum urbano-rurale, da una rurbanizzazione che è frutto di un tessuto sociale dinamico come molteplicità dialettica di sistemi, reattiva e policentrica.

Le agricolture civili (fattorie sociali, orti urbani, gruppi di acquisto solidali, mercati agricoli di vendita, comunità di cibo, ecc.) con le loro istanze e le loro esperienze diversificate devono candidarsi ad assumere un ruolo di cerniera e di saldatura di un territorio che soltanto una mentalità con gli occhi rivolti al passato riesce ancora a scansionare in mondo urbano e rurale collocandoli in contrapposizione, quando invece sono sempre più evidenti le confluenze e le intersezioni.

Da siffatta constatazione deriva il convincimento – sempre più condiviso anche nella comunità scientifica – che sia ormai impossibile programmare e pianificare la città-territorio con gli strumenti che abbiamo utilizzato finora.

Occorrono, invece, percorsi di progettazione ad alta risoluzione capaci di mobilitare le comunità locali, cioè i soggetti e i gruppi che le compongono, senza più separarli per categorie e ingabbiarli in determinati interessi specifici. Si tratta di cogliere la molteplicità e, nel contempo, l’unitarietà dei bisogni degli individui, ricomponendone i frammenti. Anche i luoghi dell’abitare non sono più spazi chiusi, ma ogni edificio o spazio tende a trasformarsi in luogo polivalente, inglobando diverse funzioni nel legarsi ad altri edifici e ad altri spazi.

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Verso la legge sull’agricoltura sociale, intervista a Marco Berardo Di Stefano

«Finalmente una legge per le fattorie sociali ma ora distinguiamo chi produce davvero»

Intervista a Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete italiana
di Massimo Leone, pubblicata su “il manifesto” del 3 luglio 2014

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Oggi in Italia sono attive nell’agricoltura sociale circa mille realtà distribuite su tutto il territorio nazionale. In tutta l’Europa si riconosce ormai un ruolo rilevante a questo peculiare tipo di aziende per il quale il Comitato economico e sociale europeo ha adottato, nel 2012, la seguente definizione: «Un insieme di attività che impiegano risorse agricole, sia vegetali che animali, al fine di creare prestazioni sociali nelle aree rurali o periurbane. In questo senso, scopo dell’agricoltura sociale è quello di creare le condizioni, all’interno di un’azienda agricola, che consentano a persone con esigenze specifiche di prendere parte alle attività quotidiane di una fattoria, col fine di assicurarne lo sviluppo e la realizzazione individuale e di migliorare il loro benessere».

Una di queste realtà è la tenuta Mazzocchio, a Pontinia, che ospita un centro di formazione, con 7000 metri quadrati di serre didattiche, dove ogni anno ragazzi con disabilità e persone a rischio di emarginazione frequentano un corso biennale per apprendere le tecniche dell’agricoltura, della zootecnia e della florovivaistica e acquisire la qualifica di «operatore polivalente dell’agricoltura». Intorno al centro di formazione si estende la Fattoria Solidale del Circeo, che produce ortaggi di stagione con certificazione biologica, destinati alle mense scolastiche, alla grande distribuzione e ai gruppi di acquisto solidali.

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Agricoltura sociale, corso di formazione gratuito da Rete Fattorie Sociali e ForAgri

retefattoriesociali-foragri-237pxLa Rete Fattorie Sociali insieme al ForAgri, organizza un corso di formazione gratuito sull’agricoltura sociale e le sue prospettive alla luce della programmazione comunitaria 2014/2020 e della Legge Nazionale in discussione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

I corso è articolato in due livelli: la prima parte della formazione si svolgerà in 2 giornate nell’autunno 2014, con date da definire in accordo con i corsisti. I corsisti riceveranno un attestato di frequenza e potranno accedere alla seconda parte della formazione che prevede l’organizzazione di visite a fattorie sociali innovative in Italia e/o all’Estero.

Il corso è gratuito, le iscrizioni devono avvenire entro il 30 luglio 2014 e le imprese aderenti dovranno aderire gratuitamente al fondo per la formazione interprofessionale FOR.AGRI (consultare la brochure allegata).

Brochure FOR.AGRI (Pdf – 800 KB)
Scheda di iscrizione (Doc – 13 KB)

Per maggiori informazioni potete contattare la Rete delle Fattorie Sociali: distefano@fattoriasolidaledelcirceo.com

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