Presentato a Roma “Radici & Gemme. La società civile delle campagne dall’Unità ad oggi”. L’Intervento di Massimo Leone

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Pubblichiamo uno degli interventi alla presentazione del libro di Alfonso Pascale “Radici & Gemme. La società civile delle campagne dall’Unità ad oggi” tenuta il 27 ottobre 2014 a Roma presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis.

Roma, 27 ottobre 2014 - Da sinistra nella foto: Renate Goergen, Saverio Ciaccio, Stefania Ficacci, Giacomo Schettini, Michele Padula.

Roma, 27 ottobre 2014 – Da sinistra nella foto: Renate Goergen, Saverio Ciaccio, Stefania Ficacci, Giacomo Schettini, Michele Padula.

Quella di oggi è la terza iniziativa promossa dall’associazione IfoRD in cui si discute delle tesi esposte da Alfonso Pascale nel suo libro “Radici & Gemme”. Giusto un anno fa la presentazione del libro a Fondi è stata la prima iniziativa pubblica di IfoRD.

Il nostro interesse verso il lavoro di Alfonso Pascale deriva dalla convinzione che non ci possono essere politiche per lo sviluppo rurale adeguate ai nostri tempi se non cambia il modo in cui viene rappresentato e percepito il mondo rurale in Italia.

Uno schieramento ampio e variegato, che include associazioni di rappresentanza degli agricoltori come aziende e associazioni che si presentano come tutori e promotori della qualità dei prodotti italiani, diffonde una immagine caricaturale dell’agricoltura italiana, raffigurata ancora come se fosse in qualche modo separata dal resto della società.

Sono stato il mese scorso nei Paesi Bassi, a Rotterdam, e mi sono trovato per caso a visitare il cantiere nel nuovo mercato al dettaglio della frutta e della verdura, inaugurato il primo ottobre. Questo mercato è stato realizzato con le tecnologie più avanzate, nel pieno centro della città, decorato da bellissimi dipinti murali che coprono 11.000 metri quadrati. Nella stessa città, presso uno dei principali istituti olandesi di disegno industriale, era in corso una mostra su Sikko Mansholt, il fondatore della politica agraria europea.

I risultati dell’attenzione dei Paesi Bassi verso l’agricoltura sono evidenti: con una superficie pari a meno del doppio della sola Lombardia, questo paese è il secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli, dopo gli USA. In ampie porzioni del nostro paese invece, mancando gli investimenti e un idoneo contesto sociale, l’agricoltura sopravvive solo grazie allo sfruttamento selvaggio del lavoratori immigrati, e spesso non solo degli immigrati.

A settembre l’associazione IfoRD ha diffuso, con il Forum del Terzo Settore e la Rete delle Fattorie Sociali, un contributo sull’attuazione della Programmazione dei Fondi Europei 2014-2020 nei territori di Roma. In questo documento ricordiamo che il territorio metropolitano di Roma è ormai costituito da un continuum urbano-rurale, nel quale le agricolture civili possono assumere un ruolo di cerniera e di saldatura tra esperienze ed esigenze diversificate. A questo scopo è necessario sviluppare percorsi di progettazione ad alta risoluzione, capaci di mobilitare le comunità locali, cioè i soggetti e i gruppi che le compongono, senza separarli in categorie predeterminate, e coinvolgendo le iniziative spontanee di uso polivalente degli spazi; pensiamo, ad esempio, alle esperienze del Parco delle Energie e di Metropoliz, nel territorio del V Municipio.

Roma - Orti urbani all'ex Snia

Roma – Orti urbani all’ex Snia

La nuova strategia europea per l’uso dei finanziamenti nel periodo 2014-2020 considera la riqualificazione delle città una priorità decisiva, l’inclusione sociale per segmenti di popolazione più fragili e per aree e quartieri disagiati un ambito prioritario di interventi e, infine, l’adozione del Community-led Local Development (CLLD), sviluppo locale guidato dalle comunità locali, una scelta da privilegiare nell’attuazione delle politiche di sviluppo e coesione. La novità più significativa che si riscontra negli atti approvati dall’Unione Europea riguarda la più stretta integrazione dei fondi strutturali, cioè dei fondi regionali (FESR e FSE), con quelli per lo sviluppo rurale (FEASR). Si tratta di applicare un metodo di lavoro che ha avuto in Italia alcuni dei più importanti precursori: Manlio Rossi–Doria, Danilo Dolci, Adriano Olivetti.

L’Accordo di Partenariato nazionale recepisce la novità del CLLD e fa esplicito riferimento a tale strumento quando lega, ad esempio, l’obiettivo di favorire la legalità nelle aree ad alta esclusione sociale e migliorare il tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità alle priorità di investimento “strategie di sviluppo locale partecipativo” e “sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite”.

La Regione Lazio ha accolto solo parzialmente queste novità nei documenti di programmazione trasmessi a fine luglio a Bruxelles, che sono in fase di negoziazione con la Commissione Europea. In particolare non ha recepito finora l’indicazione di rendere possibile l’applicazione della programmazione locale partecipata anche nelle aree urbane, oltre che in quelle rurali.

In particolare bisogna guardare con attenzione alla Misura 16, Cooperazione, del Programma di Sviluppo Rurale, che ha lo scopo di migliorare il coordinamento tra il “sistema della conoscenza e dell’innovazione” e le imprese, garantire la conservazione attiva dei paesaggi rurali storici (tra cui quello dell’Agro Romano), creare nuovi rapporti tra aree urbane e aree rurali, organizzare le filiere corte, stimolare la diversificazione delle attività e migliorare l’accesso ai servizi per la popolazione con un approccio innovativo e di sistema, a partire dall’agricoltura sociale.

Per cogliere le opportunità offerte dalla Misura 16 è necessario che tutti gli attori potenzialmente coinvolti, come le imprese, le amministrazioni pubbliche e le associazioni di cittadini attivi, si preparino per tempo con una conoscenza adeguata del Programma di sviluppo rurale e dei suoi meccanismi di attuazione. È necessario inoltre che si consolidino i rapporti di conoscenza reciproca e di fiducia che sono alla base dell’economia civile.

Roma, 27 ottobre 2014
Massimo Leone – presidente dell’associazione IfoRD


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