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La Rete Fattorie Sociali alle Regioni: più attenzione all’Agricoltura Sociale nei PSR

La Rete Fattorie Sociali scrive alle Regioni per chiedere più attenzione verso l’Agricoltura Sociale nei nuovi Programmi di Sviluppo Rurale.

La Rete Fattorie Sociali ha inviato agli Assessori all’Agricoltura delle Regioni le proprie osservazioni e proposte riguardanti i Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020. Le Regioni stanno, infatti, negoziando coi Servizi della Commissione Europea i documenti di programmazione e dovranno apportare modifiche e integrazioni agli schemi iniziali.

“Da un esame compiuto dalla nostra Rete – è scritto nella missiva – emerge che il ruolo assegnato all’Agricoltura Sociale nei PSR sembra essere sostanzialmente inferiore a quanto reso possibile dalla normativa UE e dall’Accordo di Partenariato. Sporadiche le misure in cui essa è esplicitamente contemplata ed è del tutto assente una visione organica del ruolo che può essere svolto dall’agricoltura sociale nell’ambito dei PSR”. La Rete Fattorie Sociali ha sollecitato le Regioni a tener conto delle proprie proposte nella stesura definitiva dei documenti di programmazione.

– Scarica la nota inviata alle Regioni: Osservazioni Rete Fattorie Sociali PSR 2014-2020 (pdf – 0,12 MB)

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“Contro il non profit” di Giovanni Moro, il 6 marzo la presentazione a Roma con l’intervento dell’assessora Danese

Il 6 marzo 2015 la libreria L’Altracittà e l’associazione IfoRD hanno presentato a Roma, presso la libreria, il libro di Giovanni Moro “Contro il non profit”. Con questa iniziativa la libreria e l’associazione hanno partecipato alla campagna “Spiazziamoli – 50 piazze per la democrazia e contro le mafie”, che si è svolta il 6 e 7 marzo a Roma.

Sono intervenuti, oltre all’autore, Stefano Anastasia, presidente onorario dell’associazione Antigone, Mario Campli, membro del Comitato Economico e Sociale Europeo, Alfonso Pascale, membro del Comitato Tecnico Scientifico del Forum del Terzo Settore Lazio e, fuori programma, Francesca Danese, assessora alle Politiche sociali di Roma Capitale.

L’assessora Danese ha annunciato che nelle politiche sociali Roma Capitale intende adottare il metodo della coprogettazione, coinvolgendo i soggetti interessati nella definizione degli interventi da attuare.

L’associazione IfoRD ha apprezzato l’intervento dell’assessora e le ha inviato il documento sull’attuazione della Programmazione dei Fondi Europei 2014-2020 nei territori di Roma, diffuso nel mese di settembre 2014 dalla Rete Fattorie Sociali, dal Forum Terzo Settore Lazio e da IfoRD, nel quale si chiedeva di applicare il metodo del Community Led Local Development (sviluppo locale guidato dalla comunità) nell’attuazione delle politiche di sviluppo e coesione.

Auspichiamo che metodi partecipativi siano applicati nel modo più ampio, nelle politiche sociali e in generale dell’utilizzo dei finanziamenti europei per il periodo 2014-2020. Riteniamo che la partecipazione e la coesione sociale siano la principale risposta alla diffusione della mafie a Roma, come è chiaramente evidenziato in un recente intervento di Alfonso Pascale.

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Fondi Europei 2014-2020 nei territori di Roma, un contributo alla Programmazione

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Contributo della Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore Lazio e IfoRD sull’attuazione della Programmazione dei Fondi Europei 2014-2020 nei territori di Roma

1. I percorsi partecipativi di sviluppo locale

Gli studi recenti sul territorio metropolitano di Roma identificano una realtà non più contrassegnata distintamente da città e campagna, ma da un continuum urbano-rurale, da una rurbanizzazione che è frutto di un tessuto sociale dinamico, reattivo e policentrico.

Le agricolture civili, con istanze ed esperienze diversificate, si candidano ad assumere un ruolo di cerniera e di saldatura di un territorio in cui sono sempre più evidenti le confluenze e le intersezioni.

L’impossibilità di programmare e pianificare la città-territorio con gli strumenti che abbiamo utilizzato finora è, del resto, sempre più condivisa anche nella comunità scientifica.

Occorrono, invece, percorsi di progettazione ad alta risoluzione capaci di mobilitare le comunità locali, cioè i soggetti e i gruppi che le compongono, senza più separarli per categorie. Anche i luoghi dell’abitare non sono più spazi chiusi, ma ogni edificio o spazio tende a trasformarsi in luogo polivalente, inglobando diverse funzioni nel legarsi ad altri edifici e ad altri spazi. È quanto sta avvenendo spontaneamente in diverse realtà locali di Roma a partire da iniziative come Progetto Corviale Domani, Forum del Parco delle Energie, Metropoliz.

Solo in tali percorsi le persone che vivono ai margini della società e prive di rappresentanza non saranno considerate un mondo a parte, ma persone come tutte le altre che hanno bisogni identici a quelli espressi dalle altre. Bisogna mettere a disposizione di tutti le opportunità per prendere coscienza di se stessi come individui e poter procedere alla propria liberazione.

Per ricostituire nelle diverse polarità di Roma le comunità-territorio e per fare in modo che queste possano meglio cogliere le opportunità della globalizzazione, bisognerebbe accompagnarle ad acquisire la capacità di autorappresentarsi e di costruire la propria immagine.

Si tratta di esaltare la diversità e il pluralismo, ricercando le sinergie e le complementarità, ma partendo da una forte capacità delle comunità-territorio di avere una chiara percezione di sé, per fare in modo che gli scambi culturali ed economici con altre comunità-territorio del mondo globale siano reciprocamente arricchenti e improntati ad una relazionalità collaborativa.

Le arti e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono alimentare la capacità delle reti locali di costruire in modo creativo la propria immagine e di riscoprire il “Genius loci” come processo culturale di autocoscienza e di apertura agli altri.

Andrebbe predisposta una mappa dei percorsi partecipativi “dal basso”, in cui si integrano obiettivi di sviluppo sostenibile, inclusione sociale, tutela e valorizzazione delle risorse agricole e paesaggistiche, rigenerazione urbana, riconversione ecologica, e delle azioni riguardanti la promozione dell’agricoltura sociale e la gestione dei rifiuti per riciclaggio e riuso.

Successivamente, si potrebbe investire in “metodo d’azione”. Si tratta di proiettarsi come strumento di accompagnamento e supporto dei processi di sviluppo locale partecipativo nei diversi territori, fungendo da collante tra soggetti pubblici e privati e tra soggetti di settori diversi, nonché da “agente federatore” dei progetti, per favorire lo scambio di buone pratiche, approfondire tematiche comuni e sperimentare percorsi di ricerca-azione.

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“Forum, voglia di partecipazione”, l’articolo del Quotidiano di Latina sull’incontro del 25 luglio

Il Forum a Latina, 25 luglio 2014

25 luglio 2014, il Forum al Circolo Cittadino di Latina

Riportiamo l’articolo pubblicato da Il Quotidiano di Latina a commento del Forum “Progettazione Partecipata e Fondi Europei 2014-2020” che si è tenuto a Latina il 25 luglio 2014:

Il Quotidiano di Latina, 27 luglio 2014
“Forum, voglia di partecipazione”

Il Forum “Progettazione Partecipata e Fondi Europei 2014-2020”, che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Circolo Cittadino (il Prefetto D’Acunto non ha potuto presenziare ma non ha fatto mancare il proprio saluto), ha fatto registrare la grande partecipazione auspicata dagli organizzatori.

La scaletta prevista è stata rispettata alla lettera: Conciliazione di esigenze, aspirazioni e sogni degli attori sociali del territorio; Sostenibilità, ovvero l’assicurazione del soddisfacimento dei bisogni presenti e futuri della comunità interessata, la felicità sociale condivisa; Apprendimento continuo e permanente, durante tutto l’arco della vita di ciascun attore che vive nella comunità, e la “sapienza praticata”, cartina di tornasole dell’apprendere; Progettazione concertata e partecipata con le forme nuove di ascolto dei bisogni, per una più intelligente ed efficace capacità di intervento sulle complessità del vivere civile; Sogno, come motore potente di ogni cittadino, imprenditore, operatore sociale, rappresentante istituzionale, e spinta verso il progredire continuo della città e del territorio; Percorsi e cambiamenti nel dinamismo di una comunità locale quando punta tutta insieme ad obiettivi di sviluppo sostenibile e di crescita umana collettiva.

Venti i professionisti che hanno contribuito alla preparazione del Forum, tra i quali alcuni neolaureati, prevalentemente residenti o attivi in città, e 150 le persone che hanno assistito ai lavori. Lavori che hanno posto l’accento sullo sviluppo sostenibile, dal basso, per sperare di arrivare al più presto a una comunità in cui nessuno si senta escluso da qualsiasi tipo di progetto.

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Fondi Europei 2014-2020, lettera aperta al presidente Zingaretti e al sindaco Marino

foto: Hortus Urbis, Parco Regionale dell'Appia Antica

foto: Hortus Urbis, Parco Regionale dell’Appia Antica

Fondi Europei 2014-2020, Progettazione partecipata per lo sviluppo locale nei territori di Roma
Lettera aperta al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino
La Rete Fattorie Sociali, il Forum Terzo Settore Lazio e l’Associazione IfoRD hanno organizzato il 25 giugno scorso il Convegno “Fondi Europei 2015-2020. Sperimentare il metodo della Community Led nei territori di Roma” con il Patrocinio dell’Assessorato Ambiente, Rifiuti e Agroalimentare di Roma Capitale. L’iniziativa è scaturita dall’opera di sensibilizzazione svolta dai soggetti proponenti sulla base del documento “Proposte per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e per i Programmi Operativi Regionali (FESR e FSE) 2014-2020 della Regione Lazio”, inviato il 10 gennaio 2014 al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Hanno partecipato all’incontro circa duecento persone impegnate, a diverso titolo, in percorsi partecipativi e partenariati locali che vedono al centro la tutela e la valorizzazione di ecosistemi agricoli, l’agricoltura sociale, la creazione artistica e culturale anche mediante l’utilizzo di tecnologie digitali emergenti, per consolidare la resilienza urbana e perseguire lo sviluppo sostenibile.

Tutti gli intervenuti hanno condiviso l’esigenza di cogliere le opportunità della programmazione dei Fondi Strutturali e d’Investimento Europei (SIE) 2014-2020 e, in particolare, i vantaggi per i territori di Roma derivanti dal metodo della progettazione partecipativa dal basso.

Finora siffatto approccio è stato previsto esclusivamente per i territori rurali. Con il nuovo ciclo di programmazione, la Regione Lazio può decidere di estendere tale metodo anche ai territori urbani dando la possibilità a partenariati pubblico-privati locali di elaborare piani di azioni locali che utilizzino contestualmente i diversi Fondi Europei.

Dal dibattito viene confermata la richiesta alla Regione Lazio di compiere in modo netto tale scelta. Valorizzando la funzione sociale e terapeutico-riabilitativa delle attività agricole che si svolgono nella campagna romana e promuovendo collaborazioni e integrazioni tra soggetti pubblici e privati operanti nei differenti settori, si potranno tenere insieme innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale e fare in modo che l’agricoltura urbana dia vita a nuovi modelli di welfare produttivo.

Dal Convegno è uscita consolidata l’idea che il territorio metropolitano di Roma non sia più contrassegnato distintamente da città e campagna, ma da un continuum urbano-rurale, da una rurbanizzazione che è frutto di un tessuto sociale dinamico come molteplicità dialettica di sistemi, reattiva e policentrica.

Le agricolture civili (fattorie sociali, orti urbani, gruppi di acquisto solidali, mercati agricoli di vendita, comunità di cibo, ecc.) con le loro istanze e le loro esperienze diversificate devono candidarsi ad assumere un ruolo di cerniera e di saldatura di un territorio che soltanto una mentalità con gli occhi rivolti al passato riesce ancora a scansionare in mondo urbano e rurale collocandoli in contrapposizione, quando invece sono sempre più evidenti le confluenze e le intersezioni.

Da siffatta constatazione deriva il convincimento – sempre più condiviso anche nella comunità scientifica – che sia ormai impossibile programmare e pianificare la città-territorio con gli strumenti che abbiamo utilizzato finora.

Occorrono, invece, percorsi di progettazione ad alta risoluzione capaci di mobilitare le comunità locali, cioè i soggetti e i gruppi che le compongono, senza più separarli per categorie e ingabbiarli in determinati interessi specifici. Si tratta di cogliere la molteplicità e, nel contempo, l’unitarietà dei bisogni degli individui, ricomponendone i frammenti. Anche i luoghi dell’abitare non sono più spazi chiusi, ma ogni edificio o spazio tende a trasformarsi in luogo polivalente, inglobando diverse funzioni nel legarsi ad altri edifici e ad altri spazi.

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Fondi Europei, pieno successo del Convegno in Campidoglio – Gli interventi

DSC_0017-300pxOltre 200 persone hanno partecipato oggi al Convegno sul tema “Fondi Europei 2014-2020. Sperimentare il metodo Community Led nei territori di Roma” organizzato da Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore Lazio e IfoRD con il Patrocino dell’Assessorato Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale.

Ha introdotto i lavori Marco Berardo Di Stefano, Presidente di Rete Fattorie Sociali, che ha illustrato le opportunità della programmazione dei Fondi Strutturali e d’Investimento Europei (SIE) 2014-2020 e, in particolare, i vantaggi per i territori di Roma derivanti dal metodo della progettazione partecipativa dal basso.

Finora siffatto approccio è stato previsto esclusivamente per i territori rurali. Con il nuovo ciclo di programmazione, la Regione Lazio può decidere di estendere tale metodo anche ai territori urbani dando la possibilità a partenariati pubblico-privati locali di elaborare piani di azioni locali che utilizzino contestualmente i diversi Fondi Europei.

I promotori del Convegno hanno ribadito la richiesta alle istituzioni di compiere in modo netto tale scelta. Valorizzando la funzione sociale e terapeutico-riabilitativa delle attività agricole che si svolgono nella campagna romana e promuovendo collaborazioni e integrazioni tra soggetti pubblici e privati operanti nei differenti settori, si potranno tenere insieme innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale e fare in modo che l’agricoltura urbana dia vita a nuovi modelli di welfare produttivo.

Nel suo intervento Estella Marino, Assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, ha mostrato interesse per il percorso delineato dai promotori e ha illustrato le iniziative dell’amministrazione capitolina per valorizzare le risorse agricole pubbliche. Non ha mancato, tuttavia, di evidenziare una difficoltà nei rapporti tra i diversi livelli istituzionali per costruire percorsi innovativi capaci di valorizzare le sinergie tra iniziativa pubblica e progettualità dei privati e dell’economia sociale.

Sono poi seguiti gli interventi di cittadini impegnati in percorsi partecipativi e partenariati locali che vedono al centro la tutela e la valorizzazione di ecosistemi agricoli per consolidare la resilienza urbana e perseguire lo sviluppo sostenibile.

Mario Campli, membro del Comitato Economico e Sociale, ha ricordato il percorso istituzionale di elaborazione, approvazione e implementazione dei documenti di programmazione previsto dai regolamenti comunitari che obbligano le diverse istituzioni ad ascoltare le istanze della società civile.

Il Convegno è stato presieduto da Massimo Leone, Presidente di IfoRD e concluso da Gianni Palumbo, Portavoce del Forum Terzo Settore Lazio.

Ora la decisione spetterà alla Regione Lazio che, entro il 27 luglio prossimo, dovrà inviare alla Commissione Europea i Programmi operativi.

Se in tali documenti non dovesse trovare spazio l’istanza dei territori di Roma, i promotori del Convegno (Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore e IfoRD) non esiteranno a rivolgersi direttamente alla Commissione Europea.

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Percorsi partecipativi per i Fondi Europei 2014-2020, mercoledì 25 giugno il Convegno in Campidoglio

Nei territori di Roma si moltiplicano percorsi partecipativi e partenariati pubblico-privati che puntano al rafforzamento della resilienza urbana e allo sviluppo sostenibile. Si mettono insieme conoscenza, innovazione sociale, cultura, bioeconomia, agricolture civili, turismo, comunità di cibo, welfare produttivo, gestione degli ecosistemi agricoli, valorizzazione dei beni architettonici e archeologici.

Siffatti processi potranno consolidarsi e produrre risultati concreti qualora si sapranno cogliere le opportunità della Programmazione dei Fondi Strutturali e d’Investimento Europei (SIE) 2014-2020.

I Programmi operativi della Regione Lazio, in fase di elaborazione, dovrebbero optare per un utilizzo integrato dei Fondi SIE favorendo la sperimentazione – nei territori di Roma dove le comunità siano disponibili a farlo – del metodo dello sviluppo locale partecipativo.

L’agricoltura multifunzionale (fattorie sociali, fattorie didattiche, agriturismi, aziende agroenergetiche, ecc.) svolgerà una funzione centrale nei percorsi di sviluppo dal basso se verrà riconosciuta anche nei poli urbani.

Su questi temi si terrà il 25 giugno 2014 – dalle ore 15.30 alle 19.30 – presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini di Roma, il Convegno organizzato da Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore Lazio e IfoRD con il Patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente, Rifiuti e Agroalimentare di Roma Capitale.

Parteciperanno Estella Marino, Assessore all’Ambiente, Rifiuti e Agroalimentare di Roma Capitale, Gemma Azuni, Vice Presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale, Mario Ciarla, Presidente della Commissione Agricoltura e Attività Produttive della Regione Lazio, Valentina Grippo, Presidente della Commissione Turismo di Roma Capitale, Marco Berardo Di Stefano, Presidente della Rete Fattorie Sociali, Massimo Leone, Presidente dell’Associazione IfoRD, Gianni Palumbo, Portavoce del Forum Terzo Settore Lazio.

Seguiranno interventi che illustreranno esperienze concrete di percorsi partecipativi e partenariati pubblico-privati nei territori di Roma.

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“Fondi Europei 2014-2020. Sperimentare il metodo Community-Led nei territori di Roma”, il convegno mercoledì 25 giugno

foto: The Copenhagen City Bee Project (bybi)

foto: The Copenhagen City Bee Project (bybi)

Si terrà il 25 giugno 2014 – dalle ore 15.30 – presso la Sala Pietro Da Cortona dei Musei Capitolini di Roma, il convegno “Fondi Europei 2014-2020. Sperimentare il metodo Community-Led nei territori di Roma”, organizzato da Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore Lazio e IfoRD con il Patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente, Rifiuti e Agroalimentare di Roma Capitale.

L’incontro ha lo scopo di approfondire le novità della programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2014-2020 e, in modo particolare, il loro utilizzo integrato e gli strumenti attuativi previsti. Si tratta, infatti, di cogliere una grande opportunità per Roma: la possibilità di sperimentare l’approccio Community Led Local Development anche nelle aree urbane e metropolitane.

Dopo i saluti dei rappresentanti istituzionali ci sarà una relazione che metterà a fuoco alcuni contenuti dell’Accordo di Partenariato 2014-2020, trasmesso definitivamente a Bruxelles il 20 aprile scorso e che riguarderanno i seguenti ambiti: innovazione, agricoltura sociale, turismo sociale, creazione artistica e culturale anche mediante l’utilizzo di tecnologie digitali emergenti, tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali.

Successivamente, si svolgeranno gli interventi programmati che illustreranno esperienze concrete nel territorio di Roma di percorsi partecipativi e partenariati pubblico-privati interessati all’utilizzo integrato dei Fondi Europei riguardo ai seguenti ambiti tematici: conoscenza e innovazione, competitività dell’agricoltura multifunzionale nelle aree urbane, nuovi modelli di welfare comunitario, valorizzazione dei beni ambientali e culturali con particolare riferimento alle aree protette.

Locandina (Png)
Comunicato stampa

Per accedere alla sala è necessario presentare l’invito all’ingresso: Invito (link al file Pdf)
Per informazioni si può scrivere a: associazione.iford@gmail.com

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Fondi europei, disponibile l’Accordo di partenariato per la programmazione 2014-2020

accordo-di-partenariato-2014-2020-200pxÈ disponibile sul sito internet del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica l’Accordo di Partenariato, strumento di programmazione nazionale dei fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) assegnati all’Italia per la programmazione 2014-2020. Si tratta dei fondi che forniscono sostegno nell’ambito della politica di coesione, cioè il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse) e il Fondo di coesione (Fc), del fondo per lo sviluppo rurale, cioè il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), e del fondo per il settore marittimo e della pesca, cioè il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).

L’accordo di partenariato individua come strumento di coordinamento tra le attività realizzate con i diversi Fondi FIE il Community-Led Local Development (CLLD). Il documento recita infatti al punto 3.1.1: “Il Community-led local development (CLLD) è uno strumento normato dai regolamenti comunitari per perseguire finalità di sviluppo locale integrato su scala sub-regionale con il contributo prioritario delle forze locali. IL CLLD si basa su una progettazione e gestione degli interventi per lo sviluppo da parte degli attori locali che si associano in una partnership di natura mista (pubblico-privata) e affidano un ruolo operativo (gestionale e amministrativo) al Gruppo di Azione Locale, il quale deve elaborare un Piano di Azione Locale per tradurre gli obiettivi in azioni concrete dotandosi di una struttura tecnica in grado di effettuare tali compiti.”

I Gruppi di Azione Locale dovranno concentrarsi ciascuno su un numero limitato di ambiti di intervento (non più di tre), coerenti con i fabbisogni e le opportunità individuate in ciascun territorio. Le strategie individuate dai GAL dovrebbero “avere carattere innovativo (di processo e di prodotto), puntare alla creazione di occupazione in ambito locale e alla valorizzazione di risorse locali, incentivando attività produttive sostenibili sotto il profilo ambientale ed economico-sociale e servizi per la popolazione e l’inclusione sociale.”

Tra i possibili ambiti di intervento del Community Led Local Development, l’accordo di partenariato individua i seguenti:
– Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche);
– Sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile (produzione e risparmio energia);
– Turismo sostenibile;
– Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale);
– Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali;
– Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio;
– Accesso ai servizi pubblici essenziali;
– Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali;
– Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale;
– Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità;
– Reti e comunità intelligenti;
– Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca.

Nelle prossime settimane l’associazione IfoRD organizzerà iniziative per promuovere l’approccio CLLD nella gestione dei Fondi FIE 2014-2020.

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